“Femminismo” è la parola dell’anno. Parola vessillo, baluardo, argine, rivolta. Risorta dalle sue ceneri per antagonismo a “femminicidio”, di nuova coniazione e di bassa lega, che non si è potuta aggirare. Una parola che fa male. Alle donne soprattutto. Perché le donne sanno che è il momento estremo di violenze altre, sottili, quotidiane…

Dedicare un calendario ad un fiore, il Gelsomino, ha significato viaggiare tra oriente e occidente, tra la grande storia che ha mosso gli uomini e le nazioni e la storia di vite minime, ma ricche di poesia.