Descrizione
In che termini la psicoanalisi interpreta il paesaggio? Quali rapporti intrattiene con l’architettura e
l’urbanistica? Quale contributo può offrire alla progettazione?
Questi temi sono stati recentemente oggetto di un approfondimento multidisciplinare nell’ambito di
un laboratorio di architettura e psicoanalisi svoltosi presso le sedi degli ordini degli Ingegneri e
degli Architetti della provincia di Siracusa con l’indispensabile supporto del Centro Jonas di
Catania, Centro di Clinica Psicoanalitica.
Nel corso degli incontri si sono cercate
le condizioni per una fruizione
estetica della città implicata
alla dimensione del sentire, di un sentire che è dell’ordine degli affetti, così da poter dar voce
all’inconscio. Per questo si sono esplorate le nozioni di desiderio e godimento nelle forme declinate
nel corso del suo insegnamento
dallo psicoanalista
e pensatore parigino
Jacques
Lacan.
L’esplorazione del rapporto tra architettura e psicoanalisi ci ha inoltre condotto, attraverso le
testimonianze singolari che abbiamo raccolto in questo volume, ad interrogare la dimensione etica
del vivere la città.
La psicologia dell’individuo, infatti, non può essere disancorata dalla vita della
polis
e dunque lo
psicoanalista, che della psicologia dell’individuo è chiamato a prendersi cura, non può fare a meno
di rendersi competente rispetto alle conseguenze dei cambiamenti storico-sociali sul soggetto e di
impegnarsi, in un modo o nell’altro, nella vita della
polis
. Questa imprescindibile dimensione
sociale sgombra il campo da una ingenua visione “emotiva”, “intimistica” o “impressionistica” di
certa psicologia applicata all’arte o all’architettura, che si limita a elencare le proprietà percettivo-
sensoriali in gioco nell’esperienza artistica.
In questa prospettiva, l’itinerario progettuale che siamo invitati a fare deve sempre confrontarsi con
gli uomini che popolano le città, con gli affetti e le passioni che si determinano frequentando i
luoghi. Allora, aver cura del mondo non significa solo preoccuparsi degli edifici, delle infrastrutture
e degli spazi di una città, ma anche interessarsi dei sentimenti, delle emozioni e degli affetti dei
soggetti che lo popolano.
Notizie sugli autori
Viviana Russello è nata ad Enna nel 1983, e si è laureata in architettura con il massimo dei voti presso l’Università dagli studi di Catania, facoltà di Siracusa con una tesi in tecnologia dell’architettura, dal titolo contermporary house_moduli abitativi temporanei. Dal 2011 svolge attività di collaborazione professionale nell’ambito di gruppi di lavoro multidisciplinari nel campo della progettazione architettonica, urbanistica e paesaggistica. Svolge attività come libero professionista presso il proprio studio con sede a Siracusa.
Emanuele Lo Monaco, psicoanalista, responsabile Centro Jonas di Catania (Centro di clinica psicoanalitica dei nuovi sintomi), docente tutor IRPA (Istituto di ricerca di Psicoanalisi Applicata), membro ALIPSI (Associazione Lacaniana Italiana di Psicoanalisi). E’ autore del libro “L’amore del nome. Psicoanalisi del processo di soggettivazione tra angoscia e nominzione” (Mimesis, Milano,2017).
Giuseppe Scalora ha ricoperto un ruolo attivo in diversi progetti pubblici di riqualificazione ambientali e urbanistiche alle varie scale di intervento. Negli ultimi anni ha sviluppato studi e ricerche sul rapporto tra estetica, psicoanalisi e design, affacciando la propria attività accademica a quella di progettazione, con approfondimenti e realizzazioni in diverse città della Sicilia, della Campania, delle Marche e dell’Abruzzo. E’ inoltre autore di libri e articoli su riviste nazionali ed internazionali. Con “itinerari della conoscenza urbana. Percezione e narrazione dello spazio” ha conseguito il primo premio nella sezione saggistica nell’ambito del Premio Nazionale di Cultura “Isola di Pino Fortini” III edizione 2018.