Ascolta U Truppiettu

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Con questo progetto la Kromatografica si è aggiudicata il premio Atlante per la Responsabilità Sociale, assegnatole dalla Confederazione Nazionale dell’Artigianato.

Il video documenta alcuni momenti del backstage della realizzazione di “En plein air”: una raccolta di fotografie che il Calendario 2008 della Kromatografica dedica ai giochi di una volta come la lippa e il lippino (bàssica e scuorpu), la trottola (’a cuochila o truppiettu), il gioco della corda e altri.

Il titolo del progetto rimanda ai luoghi in cui venivano tradizionalmente svolti questi giochi, cioè all’aria aperta, ma allude anche alla magia del momento ludico, quando il proprio Sé si dilata, riduce la differenziazione tra ciò che è a lui interno ed esterno, tra il soggetto e l’oggetto, e sperimenta la fusione e l’appartenenza ad un infinito. Nel gioco l’uomo trascende se stesso, travalica le determinazioni dalle quali è circondato, fa appello alla propria libertà e creatività, rigenera il mondo e se stesso, superando la fissità di ogni posizione. E’ l’Homo Ludens di Huizinga, per il quale “la società umana sorge e si sviluppa nel gioco, come gioco”.
Non solo. En plein air la luce è protagonista, perché quando ci si lascia investire e trasformare dalla gamma di emozioni che accompagnano il gioco, le persone diventano più aperte e creative, più luminose. Così, guidati dall’arte di Bruno Tassone (fotografo) e Vincenzo Cascone (regista), gli ideatori del progetto (Tonino Azzaro, Corrado Cirmena ed Evelina Barone) hanno inseguito il piacere e il senso della meraviglia di un corpo che gioca, si muove, fende l’aria, reinventa lo spazio e insegue la luce. Ricercando lo scatto che, rapido come le pennellate degli impressionisti, vuole riappropriarsi della memoria e dell’emozione, hanno abitato i luoghi, le strade, gli angoli, anche i più nascosti, della città, ricreando insieme ai bambini, ai genitori e alla gente dei quartieri, ambienti e situazioni di un’infanzia ormai antica.

“L’Eternità è un fanciullo che gioca, che muove
i pezzi sulla scacchiera: di un fanciullo è il regno”
– Eraclito –